A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta a Roma
Oggi affronteremo un tema che interesserà molti di voi. Come avrete già intuito dall’efficace titolo di questo post, parleremo di Facebook e del suo impatto sulle dinamiche di coppia.
Sarà capitato a molti di voi di discutere con il proprio compagno/a per colpa di Facebook… non è infatti cosa rara ma assai più diffusa di quanto si immagini: sono moltissime le coppie scoppiate a causa di intrusioni e sospetti legati al celebre social network.
Gli psicologi hanno voluto approfondire la materia per provare innanzitutto se la schiera di possibili cuori infranti possa essere una colpa direttamente imputabile a Facebook.
In particolare i ricercatori si sono chiesti se l’essere attivi in modo trasparente (agli occhi del partner) sui social network consolida il rapporto di coppia o rischia di minarlo impietosante, dando il colpo finale a legami magari già di per sé fragili.
Dalle varie ipotesi in materia è nato un interessante studio pubblicato nell’Agosto 2009 dalla rivista “CyberPsychology & Behavior”, che analizza l’impatto di Internet e della realtà virtuale sul comportamento e la società.
Lo studio, intitolato “More Information than You Ever Wanted: Does Facebook Bring Out the Green-Eyed Monster of Jealousy?” è stato condotta da ricercatori dell’università di Guelph (Ontario, Canada) ed ha coinvolto giovani adulti impegnati in una relazione sentimentale.
Dai risultati della ricerca emerge come in linea generale la classica gelosia scaturita dai contatti con gli amori del passato sia su Facebook un “clichè” ricorrente. Gelosia che proprio per la natura pervasiva del mezzo rischia di tracimare, con uno dei due partner costantemente collegato alla Rete, in una sorta di ‘sorveglianza virtuale’ del partner, alla ricerca ossessiva del messaggio o della foto compromettente. Non solo, la continua ricerca di nuovi indizi porta ad un comportamento che è possibile definire additivo. Insomma, una vera e propria dipendenza.
Secondo questo studio Facebook creerebbe un circolo vizioso che influenzerebbe negativamente il comportamento e le relazioni.
Questa ricerca supporta dunque il fatto che il social network più famoso al mondo possa creare problemi inediti per le coppie moderne. Ma in un’attenta disamina dell’argomento sarebbe sbagliato demonizzare esclusivamente lo strumento virtuale senza prendere in considerazione le caratteristiche di personalità di chi ne fa uso.
E’ inevitabile che la possibilità di scrutare nei profili delle persone che, quotidianamente, si rapportano col proprio/a partner finisce spesso per portare a galla aspetti, notizie e persone sconosciute fino a, nei casi più gravi, rivelare vere e proprie “doppie vite”.
Tuttavia è importante fare attenzione a questo pericoloso meccanismo di ricerca e di controllo: il tentativo di capire se il comportamento meno attento e amorevole del partner dipenda da un eventuale tradimento con uno dei contatti su Facebook, il timore che stia chattando con chissà chi e vedere che stringe amicizie con persone dell’altro sesso che non si conoscono, possono alimentare vissuti di gelosia, frustrazione, rabbia e delusione.
Se si hanno dei dubbi o se si necessita di chiarimenti circa dei sospetti è bene chiarire da subito con il proprio compagno o compagna. Viceversa cercare di trarre conclusioni affrettate senza condividere con il partner i propri dubbi e senza chiedergli apertamente chiarimenti, rischia di far interpretare con il filtro della gelosia tutto quello che fa, anche quando non c’è, realmente, nulla da temere.
Ricordate che, una volta innescate le fantasie di tradimento, poi, è molto difficile liberarsene!
Non dimentichiamoci che Facebook è un continuo generatore di ‘errori di pensiero’ dettati da quella che è la nostra personale interpretazione di ciò che leggiamo. Una certa foto, un link con una frase particolare, un commento che non ci piace… ed ecco che nasce il diabolico sospetto e subito crediamo di sapere quello che gli altri pensano e provano, o il motivo per cui agiscono in un certo modo evitando di considerare, più probabili, possibilità.
A questo punto parte l’indagine, come bravi investigatori non trascuriamo nessuna possibilità e ci lanciamo in interpretazioni per la maggior parte delle volte errate e dettate dai nostri timori irrazionali (paura di perdere il partner, vissuti di abbandono).
Riavvolgiamo la moviola del film che ci stiamo facendo in testa e iniziamo a chiederci perché stiamo provando l’emozione della gelosia, sentimento razionale finché rientra in livelli normali ma patologica quando genera paure irrazionali, tristezza eccessiva, sospettosità quando il partner interagisce con persone dell’altro sesso.
Il meccanismo del ‘controllo del partner’ su Facebook, così come nella vita quotidiana, è logorante e alla lunga, può portare anche a deteriorare il rapporto.
Quando scattano dunque dinamiche ‘irrazionali’ che rischiano di minare la relazione è importante lavorare molto su di sé e, a volte, se necessario, ricorrere all’aiuto di un professionista della relazione d’aiuto che ci permetta di superare una gelosia che lascia sempre meno spazi di serenità. Non trascurate poi la cosa più importante, ossia quella di riflettere sulla ‘salute’ della vostra relazione di coppia, analizzando il momento che state vivendo.
Ricordate che è più facile cadere nella trappola della ‘paranoia’ se la vostra relazione sentimentale sta attraversando un momento di difficoltà, se vi sentite trascurati, se non siete più appagati dal vostro compagno/a.
Comunicate con il vostro/a partner e fate insieme il punto della situazione. Non abbiate timore nel confidare dubbi e perplessità; solo una comunicazione chiara e onesta può aiutare la coppia a far rispettare i reciproci bisogni e a rassicurare circa le eventuali incertezze.
Quando è necessario, spegnete il computer e parlatevi faccia a faccia. La vostra coppia lo merita!
Riferimenti bibliografici:
“More Information than You Ever Wanted: Does Facebook Bring Out the Green-Eyed Monster of Jealousy?” Amy Muise, Emily Christofides, Serge Desmarais. CyberPsychology & Behavior. August 2009, Vol. 12, No. 4: 441-444
“La gelosia ai tempi di Facebook”
A cura di Pamela Serafini, psicologa, https://www.aspicpsicologia.org/news/news.asp?ID=2&ID_pagina=460
elena says:
Come persona che ha vissuto sulla propria pelle la dipendenza da internet, posso a maggior ragione affermare …che non è Internet da solo il pericolo, ma certi fantasmi sono assolutamente auto-indotti da problemi relazionali precedenti(nel mio caso era un lutto non elaborato con conseguente paura di soffrire), e dalla vergogna che una persona può provare nel parlare di tali problemi con le persone presenti nella vita reale, tra cui familiari e anche partner, qualora ce ne sia uno.
Allora cosa succede… un circolo vizioso. Uno si rifugia su internet per dare sfogo alle proprie frustrazioni, paranoie, oppure anche gelosie; credo si parta da poco: “mi vergogno di essere geloso/a perché temo di deludere chi sta con me, però c’ho sospetti e non riesco a parlargliene”, allora ci si intrufola anche in incognito nell’account facebook, o nelle chat, o nella posta elettronica del ragazzo o marito in questione e si finisce per controllargli la vita, fino a che, anche quello che poteva essere solo un fantasma, diventa realtà.
Non so se mi sono spiegata ma non è il primo uomo, o donna, che preso di mira dalla gelosia della persona che ha accanto, si sente ingabbiato e se prima non aveva la benché minima intenzione di tradire, dice qua a casa mi sento in prigione allora vado a cercarmi qualcosa che il partner abituale non mi dà più in quanto è diventato preda solo dei suoi sospetti. E allora la dipendenza da internet diventa contagiosa, cioè: uno dei 2 partner sta su internet per lavoro o magari anche per svago, senza nulla di sospetto; l’altro partner geloso si fa prendere dalle paranoie e si mette a controllare la vita del primo, così diventa pure lui dipendente da internet fin che alla fine salta tutto.
Una cosa è certa però… certe volte succede che uno, per colpa della gelosia ossessiva di chi gli vive accanto, magari non ti fa le corna con un contatto facebook perché è controllato a vista, ma le fa con la collega di lavoro
quindi… pensiamo di dar + la colpa a noi stessi e alla troppa volontà di controllo sul mondo e sugli altri, piuttosto che a facebook
Maurizio Stano says:
La prego dottoressa ho disperato bisogno d’aiuto e non so come comportarmi. Mia moglie non si stacca piu dal pc è continuamente su facebook e si è fatti un sacco di amici donne e uomini ma il problema non è questo, il problema è che mi ha confessato che adesso mi vuole si bene ma come un amico, che gli devo stare lontano, che possiamo parlare e andare al cinema insieme ma di non accarezzarla o messaggiarla al cell o peggio chiamarla. Passa ore e ore su fb trascurando la casa ma soprattutto le nostre bambine 15 e 13 anni. Cosa devo fare? sto cercando da giorni di prenotare una visita da una psicologa di Manduria (TA), ma non riesco mai a trovarla cosa fare?
Vincenzo says:
Caro Maurizio, questa tua storia è quasi identica alla mia, e sono molto preoccupatp, ti auguro buona fortuna e incrociamo le dita…