A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta a Roma
La pazienza è la virtù dei forti, recitava un antico proverbio, ed è vero. La pazienza infatti non è una virtù ‘passiva’ bensì un atteggiamento costruttivo che si rivela vincente in molte situazioni della vita. Secondo gli esperti è la capacità di porsi in un atteggiamento di calma e serenità di fronte alle situazioni più disparate: quando perdiamo l’autobus che è passato giusto due secondi prima, quando si teme di non riuscire a finire dei lavori importanti in tempo, quando qualcuno ci irrita o ci provoca.
La rabbia spesso è la prima reazione che emettiamo quando ci troviamo in queste situazioni ma che non ci aiuta mai a gestirle anzi peggiora le cose.La rabbia è un’emozione tipica che accompagna da sempre tutti gli esseri umani: chi di voi non è diventato almeno una volta verde dall’ira? La collera esordisce sin dalla prima infanzia, pensiamo al il bambino che non è coccolato dalla mamma e che ha come reazione il pianto che equivale allo sfogo della rabbia.
Ma perché ci arrabbiamo? Difficile crederlo, ma la rabbia è funzionale alla nostra sopravvivenza: l’ira è come il dolore o come la paura, un campanello d’allarme che trilla quando qualcosa di nocivo ci sta accadendo. Un messaggio d’allerta che avvisa il nostro organismo di qualche minaccia: una reazione che permette di attaccare, diciamo così, chi ci attacca.
Fin qui tutto normale. I problemi insorgono quando la rabbia smette di essere uno sfogo occasionale, dettato dalle piccole e non piccole provocazioni della vita, e diventa invece un “malessere cronico”. Ogni persona reagisce alla rabbia in modo diverso: c’è chi la reprime e chi invece la manifesta con tutta la sua forza. Ma inghiottire la rabbia fa male, gridarla anche.
Entrambi i comportamenti non sono funzionali al nostro benessere psicologico: reprimere le manifestazioni d’ira è nocivo alla salute psicofisica: depressione, problemi psicosomatici come l’ulcera e l’emicrania possono colpire i troppo accomodanti. Chi invece esprime la rabbia, al di là dello sfogo catartico entro poco tempo, si trova ad affrontare grossi disagi relazionali.
Ecco dunque alcuni consigli per evitare che la rabbia condizioni eccessivamente le nostre giornate e far si che la pazienza diventi parte integrante del nostro comportamento:
IMPARIAMO A DISTACCARCI DALLA SITUAZIONE: Spesso, quando la rabbia prende il sopravvento, non siamo in grado di osservare con distacco la situazione che ha causato la nostra irritazione. Non siamo capaci di considerarla da una prospettiva differente. Proviamo allora ad aprire la mente e fare uno sforzo osservando la situazione nel suo complesso. La prossima volta che qualcuno si comporta in modo tale da suscitare in noi rabbia o irritazione, cerchiamo di individuare invece le ragioni che hanno spinto quella persona ad assumere quel particolare atteggiamento. Perchè ha avuto quel comportamento? Intendeva deliberatamente farti arrabbiare? Spesso scopriremo che nella maggior parte dei casi la sua intenzione non era quella.
IMPARIAMO A OSSERVARCI: Quando si inizia a riflettere accade qualcosa di divertente. Iniziamo a realizzare che la maggior parte dei nostri problemi sono legati non alle situazioni problematiche in sé, ma esclusivamente all’interpretazione che noi stessi facciamo di quelle situazioni. Il centro dei nostri problemi siamo noi. In linea con questa considerazione, può rivelarsi estremamente utile, per diventare davvero pazienti, imparare ad osservare sé stessi piuttosto che le cose esterne. Quando sentiamo che qualcuno sta provocando in noi una reazione rabbiosa, proviamo semplicemente ad osservare noi stessi e le nostre reazioni. Spostiamo l’attenzione dall’oggetto della nostra abbia al nostro comportamento. Chiediamoci: “Si tratta di una reazione ragionevole?” “E’ in qualche modo utile?” Comprenderemo allora che perdere la pazienza quasi mai sortisce alcunché di buono, contribuisce anzi a deteriorare i rapporti e a montare la nostra frustrazione.
NON CERCHIAMO DI CAMBIARE LE PERSONE: Sperare che gli altri cambino è una pure ‘illusione’ che non ci aiuta e spesso ci fa perdere tempo e pazienza. Bisogna invece imparare ad accettare il fatto che l’altro non diventerà mai come si vorrebbe.
FERMIAMOCI A PENSARE ALL’IMPATTO CHE LA NOSTRA RABBIA AVRA’ SUGLI ALTRI: Probabilmente ognuno di noi in passato ha fatto o detto qualcosa, in un momento di rabbia, di cui si è poi amaramente pentito. Questo perchè i comportamenti e le parole dettate dalla rabbia possono davvero ferire chi ci è vicino e spesso si tratta proprio delle persone a cui volgiamo più bene, familiari ed amici. La prossima volta che stiamo per perdere la pazienza, pensiamoci bene, potremmo fare del male a qualcuno a cui tieniamo e il ricordo di quell’azione ci farà sentire ancor peggio nel futuro.
LA PAZIENZA E’ SEMPRE LA SOLUZIONE MIGLIORE: La pazienza, in fondo, è la scelta migliore che abbiamo a disposizione. Possiamo scegliere di rimanere calmi.Non dobbiamo far altro che non arrabbiarci! All’inizio non sarà facile, ma nel lungo termine sarà molto più agevole, basta sforzarci un poco.
Quando stiamo per arrabbiarci, cerchiamo di ricordare a noi stessi che perdere la pazienza ci renderà più nera la giornata e che poi avremo bisogno di molto tempo per riacquistare la nostra serenità. Ne vale la pena?
Riferimenti bibliografici:
‘Virtù della pazienza’ on line su:
https://www.amando.it/salute/psicologia/virtu-pazienza.html
‘Come diventare più pazienti’ on line su