A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, Psicologa e Psicoterapeuta a Roma
Video tratto dal film ‘The Family Man’ di Brett Ratner, USA 2000
Nel film ‘THE FAMILY MAN’ Jack e Kate, giovani ed innamorati, si salutano all’aeroporto: lui deve partire per Londra per un anno, mentre lei cerca di convincerlo a restare negli Stati Uniti per iniziare una vita insieme. Kate non ce la fa a convincere Jack e lui partirà.
La vita va avanti e passano gli anni, Jack è diventato un importante manager, ha un lussuoso appartamento, una bellissima auto sportiva, frequenta i migliori ristoranti e i luoghi alla moda, è single e “apparentemente” felice.
Ma che ne è stato di Kate? Cosa ne sarebbe stato della sua vita se anni prima non avesse preso l’aereo per Londra, ma fosse rimasto con la persona che amava? Lui ha la possibilità di saperlo; si trova così a vivere la vita che sarebbe stata se le sue scelte fossero state diverse.
Ma, uscendo dalla finzione cinematografica, oggi ci chiediamo: nella vita reale si può cambiare e tornare sulle proprie scelte? A volte è possibile cambiare, a volte no. Purtroppo nella realtà non ci è concesso vedere quello che sarebbe stato ed è per questo che spesso ci tormentiamo a lungo prima di prendere una decisione importante per la nostra vita.
‘Che devo fare?’ ‘Cosa devo scegliere?’ ‘Dove devo andare?’ Questi gli interrogativi che ci ronzano in mente e allora eccoci a fare il giro di tutte le persone di cui ci fidiamo alla ricerca di consigli o dell’approvazione sulle nostre scelte.
Per quanto sia giusto confrontarsi con gli altri solo noi possiamo e abbiamo il diritto di scegliere cosa fare della nostra vita. Un errore che non dobbiamo pertanto compiere è riporre nell’altro decisioni che spettano solo a noi correndo il rischio di vivere una vita che non è la nostra.
Un altro errore che facciamo è ossessionarci con il ‘dover fare la cosa giusta’ . L’obiettivo è sempre quello: non sbagliare “mai”. Essere perfetti in ogni decisione. Sbagliato e soprattutto ingannevole. Nella vita non c’è mai una scelta assolutamente giusta. Quel che si scopre con l’esperienza di vita, è che non c’è la cosa giusta. Non lo possiamo sapere cosa ci riserverà una determinata scelta di vita ma di certo possiamo concentrarci su ciò che in quel determinato momento sentiamo più giusto per noi.
A cosa o a chi affidarsi dunque per scegliere?
Ecco dei suggerimenti importanti:
(FATE ATTENZIONE: Questi suggerimenti potranno aiutarvi nel mettervi in gioco, non vi diranno di certo quale è la scelta giusta!!!)
-Mettervi in gioco: molte persone di fronte alla complessità delle scelte di vita preferiscono non scegliere, ‘cristallizzandosi’ in un presente indefinito e illudendosi che le cose cambieranno. Ma il ‘non scegliere’ è più dannoso che fare una scelta sbagliata proprio perché rischiamo di paralizzarci. Gli psicologi chiamano questo atteggiamento ‘resistenza al cambiamento’: ogni scelta ci spaventa perché altera l’equilibrio su cui ci siamo abituati.
-Andare oltre l’illusione dei costi sommersi: la vostra storia d’amore non funziona, ma andate avanti, in un ristorante siete sazi ma vi sentite obbligati a terminare il dessert. La forza che si cela dietro queste scelte sbagliate si chiama ‘illusione dei costi sommersi’: c’è stato troppo investimento (di tempo, di denaro etc.) per tornare indietro. Non considerate in questi casi ciò che andrebbe sprecato ma valutate le conseguenze di continuare su una strada intrapresa o di prenderne un’altra. Il tempo è stato comunque perso, talvolta la soluzione più saggia è smettere di buttarne altro e accettare di aver sbagliato.
-Buttatevi senza paura: spesso quando dobbiamo scegliere tra due alternative cerchiamo di immaginare come ci sentiremo dopo aver scelto. Di solito scegliamo ciò che pensiamo ci renderà più felici. Ma attenzione all’effetto ‘rimpianto anticipato’: anticipo la sofferenza che proverei se la scelta che mi alletta si rivelasse sbagliata. E così non prendo una decisione o punto a un obiettivo troppo basso per paura dell’insuccesso.
Il consiglio in questo caso è di confrontarsi con la scelta senza per forza cercare la strada più sicura. Non è detto che il peggio debba accadere, semmai siate pronti ad affrontarlo!
-Chiedere aiuto a un esperto se da soli non ce la facciamo: scegliere da soli è una forma di libertà. Ma a volte affidarsi a un esperto può esserci d’aiuto, soprattutto quando sentiamo di non riuscire a gestire le nostre emozioni
-Attenti alle emozioni:le emozioni possono essere positive nel fare una scelta ma dobbiamo essere in grado di interpretarle e non farci invadere da queste: la rabbia può renderci più egoisti, impulsivi e inclini al rischio. La tristezza così come l’ansia, se si presentano in misura eccessiva, possono ‘inquinarci’ e interferire negativamente sui nostri processi decisionali. Proprio per questo motivo può rivelarsi molto utile parlare con qualcuno non coinvolto emotivamente che ci aiuti nel fare la pulizia interiore necessaria per operare qualsivoglia scelta.
-Il potere dell’intuito: A volte conviene fare affidamento all’intuito. C’è chi lo chiama inconscio, c’è chi lo chiama istinto o intuito. L’inconscio, è l’intelligenza silenziosa e nascosta, che lavora per noi quando dormiamo, quando sogniamo, quando camminiamo o quando andiamo un bicicletta.
Milton Erickson, psicoterapeuta del ‘900, vedeva l’inconscio come un pozzo pieno di risorse. Erickson “associa immagini, sensazioni, idee e simboli secondo rapporti di analogia e somiglianza che hanno fra loro, operando in un presente permanente. Queste catene di associazioni si spezzano e si intersecano, si allacciano e si sciolgono in una complessità che sfida qualsiasi analisi razionale.” (Dominique Megglé, Psicoterapie brevi, Red Edizioni, 1998 Como, p. 122)
Lasciar fare all’inconscio significa sciogliere il ghiaccio cosciente e raziocinante che blocca l’accesso alla creatività. Metafore, sogni e libere divagazioni della mente sono solo alcuni dei possibili percorsi per incontrare l’inconscio.
E l’inconscio, forse, sa qual è la cosa giusta…
Riferimenti bibliografici:
https://www.focus.it/Allegati/2011/3/190_198-come-si-decide_47114.pdf
https://www.comunicobene.com/contenuto/inconscio.html
Rossy says:
Grazie Dottoressa questa lettura mi est stata molto utile specie nella parte in cui si tratta dell’inconscio.Saluti e sempre grazie.