A casa l’uomo è più felice? L’influenza dell’ambiente sull’umore

Intervista alla Dott.ssa Francesca Saccà su Radio Kiss Kiss (Casa Kiss Kiss – 5/10/2010)

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Le pareti fisiche hanno il fondamentale significato di sicurezza  sin dai remoti tempi delle caverne, quando i nostri antenati si riparavano cercando protezione nei luoghi per loro più facilmente accessibili. Al significato di rifugio sicuro gli uomini delle caverne aggiunsero presto quello di spazio dove poter esprimere ciò che psichicamente era per loro più importante: le pareti delle caverne divennero espressione, narrazione, specchio dei contenuti affettivi, simbolici, comunitari e dunque riflesso del mondo interno ed esterno.

Non diversamente oggi  la casa è il luogo che meglio rappresenta la personalità di chi la abita, dalle sue parti più segrete e recondite a quelle condivise con gli altri.

Dalle caverne ai loft più moderni, la casa è il luogo dove l’uomo si libera di abiti e soprattutto di ogni schermo alle emozioni. Perché a casa si sente protetto, al sicuro. Dunque la casa è  sicurezza, è espressione di sé, ma è anche spazio vitale, da vivere soli o da imparare a condividere con qualcun altro.

Tuttavia è molto importante precisare che c’è un complesso legame tra l’uomo e la sua abitazione, ed è evidente che il significato della casa varia a seconda ‘di che’ tipo di significato vi attribuisce chi vi abita. Il luogo dunque assume un significato anche in funzione del particolare stato emotivo della persona:  la casa può essere come un luogo di dolore dal quale scappare, oppure al contrario ricordare sensazioni piacevoli e il desiderio di ritornarvi come un rifugio, come il grembo materno, che fornisce una barriera contro l’esterno.

Nei casi di particolari disagi psicologici (si pensi a stati depressivi, di ansia, fobie) la casa può diventare una gabbia in cui si rimane imprigionati per paura di affrontare il mondo; può rappresentare un luogo dove ci si isola, dove si rimane soli con i propri pensieri, dove si attivano tutta una serie di pensieri disfunzionali che bloccano le persone e rafforzano lo stato d’animo negativo.

In questi casi la casa non rappresenta più un luogo di ‘benessere’ ma diventa una vera e propria prigione. E’ importante aiutare le persone ad uscire dalle mura domestiche e tornare a vivere una vita completa, sana ed attiva fuori.

Per alcuni di noi che vivono condizioni di disagio può essere molto utile riprendere il contatto con l’ambiente naturale: esistono anche prove scientifiche sugli effetti curativi della natura. Le foreste e altri luoghi naturali basati sul verde possono ridurre lo stress, migliorare l’umore, ridurre la rabbia e l’aggressività e aumentare la felicità generale.

Molti studi dimostrano che dopo essere stati sottoposti a situazioni stressanti, impegnative o in cui ci voleva molta concentrazione, le persone recuperavano più velocemente e meglio in ambienti naturali che in ambienti urbani. La pressione arteriosa, frequenza cardiaca, la tensione muscolare e il livello di “ormoni dello stress” diminuivano tutti rapidamente negli ambienti naturali. La depressione la rabbia e aggressività si sono ridotti negli ambienti verdi ed i sintomi dell’ADHD (deficit di attenzione ed iperattività) nei bambini vengono ridotti quando giocano in un ambiente naturale.

 

 

 

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