Nella pratica clinica di ogni giorno mi imbatto con numerose problematiche affettive. Confrontandomi con molte storie mi rendo conto che, al di la dei del disagio che origina dal vissuto e dalla storia di ciascuno e che inevitabilmente influenza le dinamiche di una relazione, quello che le persone non hanno più chiaro è la nozione di ‘amore sano’.
Lungi da me fornire una definizione esaustiva di un concetto così complesso. Obiettivo di questo articolo vuole essere però quello di fornire alle persone che lo leggeranno alcuni spunti di riflessione circa i parametri di una relazione che possa essere definita ‘sana’.
Per farvi capire meglio mi avvarrò dell’esempio che ci fornisce una storia d’amore speciale. Giorni fa, da brava appassionata di montagna e alpinismo, ho acquistato il dvd “W di Walter”, documentario che Rossana Podestà – con la collaborazione della regista Paola Nessi – ha realizzato sulla vita del suo compagno Walter Bonatti, alpinista ed esploratore. Mi aspettavo unicamente un resoconto delle celebri imprese del grande signore delle cime ma ho trovato molto di più, la narrazione toccante di un amore fuori dagli schemi, con tutti gli elementi necessari per poter davvero parlare di una relazione ‘sana’.
Walter e Rossana si incontrano in età avanzata, entrambi con storie difficili alle spalle. Iniziano a camminare insieme con rispetto reciproco e passione. Non si sovrappongono l’uno all’altra, si completano e si arricchiscono. Nessuno limita la libertà dell’altro. Si comprendono. Si tengono nella mente mentre sono distanti. Costruiscono la loro casa. Ognuno è un individuo che non impone all’altro, che non pretende. Si amano e si rispettano in quanto ‘persone’. Nessuno chiede all’altro di salvarlo. Hanno imparato a salvarsi da soli e se lo raccontano. Strutturano una grande complicità. Si sostengono senza sovrapporsi. Diventano più forti insieme, ogni giorno, fino a quando il cielo decide di chiamare Walter e Rossana si tiene stretta Walter nei ricordi e continua ad abitare nella loro casa. Nelle interviste Rossana ringrazia per il tempo che ha potuto passare accanto a un uomo speciale che le ha insegnato ad essere una persona più ricca, ha confessato che non è stato mai facile vivere accanto a un uomo libero ma i suoi occhi esprimono un amore immenso.
Nella storia di Walter e Rossana troviamo davvero tanti spunti per riflettere su ciò che l’amore dovrebbe essere e che le persone troppo spesso dimenticano. Vediamoli insieme:
La capacità di completarsi e arricchirsi
L’amore ‘sano’ è quello che sa contenere la differenza e ne fa ricchezza, perché nello scambio ci si completa a vicenda e si cresce. E la diversità non deve spaventare, soprattutto nell’amore. Un alpinista e un ex diva del cinema, un’unione improbabile che diventa concreta quando Walter e Rossana non si spaventano delle loro differenze e scelgono di farne un punto di forza. Lo spirito libero di Walter riesce ad amalgamarsi con la concretezza e la forza emotiva di una donna come Rossana. Si completano.
Non annullarsi per l’altro
Walter e Rossana non si dimenticano mai della loro individualità, non si perdono nell’altro annullando chi sono. Si rafforzano con il loro legame, ma la loro unione non annienta le rispettive personalità. Questo è uno spunto prezioso, questo è il punto di forza per un amore davvero sano. Ad oggi la pratica di ‘annientarsi’ per piacere all’altro è di uso comune ma non è di certo una pratica sana. L’amore non ci chiede di annullarci bensì di rispettarci e di camminare a fianco di qualcuno che sappia rispettare ciò che siamo, che ami la nostra persona con pregi e difetti.
Abbandonare le pretese e ‘tifare’ per la felicità dell’altro
L’amore sano è quello che ci valorizza ma allo stesso tempo ci lascia la libertà di muoverci e camminare senza soffocarci. Walter e Rossana riescono a stare separati anche per molto tempo, sanno rispettare i bisogni reciproci. Non pretendono, sono due individui che rispettano ciascuno la libertà di essere dell’altro. L’amore, quello sano, è l’unione di due esseri liberi che si completano e non si imprigionano. L’amore sano è quello che ti insegna a passeggiare insieme lentamente, tenendo l’altro per mano e allo stesso tempo lasciandolo libero di realizzarsi come individuo.
Altro punto fondamentale per la costruzione di un legame ‘sano’ è proprio la capacità di tifare per la felicità e la realizzazione dell’altro. Si perde anche questa capacità quando l’amore diventa ‘ossessione di essere amati’ e ci si concentra unicamente sull’io e non più sull’altro e sulla sua felicità.
Creare un ‘noi’
La nostra missione, se davvero vogliamo imparare ad amare ed essere amati, deve essere quella di creare un ponte tra noi e l’altro che ci leghi ognuno con la sua libertà. La maggior parte delle coppie si compone di persone totalmente incentrate sulla pretesa ‘Tu devi’, sempre meno esiste uno spazio per il ‘noi’, traino fondamentale per strutturare una relazione sana.
Walter e Rossana sono un bellissimo esempio di ‘noi’. Progettano insieme, scelgono una casa da curare e amare, viaggiano insieme. La progettualità è un altro elemento tipico di una relazione sana.
Acquisire la capacità di separarsi.
Un amore sano prevede due persone che abbiano acquisito la capacità di separarsi dall’altro. Walter e Rossana riescono a stare per lunghi periodi da soli, senza smarrirsi. Questa capacità è quella che manca in tutte le dinamiche relazionali patologiche, dove l’altro diventa un indispensabile bisogno di cui non si può fare a meno. Ecco dunque che la persona non ama l’altro in quanto ‘persona’ ma unicamente in funzione del ‘nutrimento’ e dell’appagamento dei suoi bisogni. Saper stare distanti, vivere una sano rapporto con se stessi, non avere paura della propria condizione di solitudine diventano elementi indispensabili per gettare le basi di una relazione fondata sul reciproco scambio e non unicamente sul soddisfacimento dei bisogni dell’altro.
Il proliferare delle dipendenze affettive ci fa riflettere su come questa capacità sia troppo spesso assente generando negli individui la sensazione di sentirsi impotenti, fragili e vuoti senza un’amore che gli dia un senso di appartenenza. Troppo spesso gli individui inseguono un’idea di amore. Non amano una persona per quello che è ma per quello che può offrirgli. E si sforzano di far corrispondere quella persona a quell’idea. Non è questo un amore sano.
Mi auguro che questo articolo vi abbia offerto degli spunti per riflettere su come ormai troppo spesso fraintendiamo il senso della parola amore. Non possiamo lamentarci che una relazione non funziona, che non riusciamo a trovare un compagno/a, se prima non acquisiamo la capacità di amare in modo sano.
Voglio ringraziare Walter e Rossana per il loro esempio. Grazie alla regista Paola Nessi per il dvd “W di Walter” che ben racconta questa storia speciale.