A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa psicoterapeuta a Roma
“Dicono che è vero che ogni sognatore diventerà cinico invecchiando
Dicono che è vero che per ogni slancio tornerà una mortificazione
Dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione per non farlo più…” (‘Ora’, Jovanotti)
E’ stato tutto velocissimo… sere fa mio marito collegandosi a youtube mi dice: “Ascolta questa canzone di Jovanotti!”. Mi incuriosisco, come ogni volta che mi propone qualcosa con quel particolare tono di voce e, dopo aver ascoltato con attenzione il brano, gli dico: “Fantastico! Ecco il mio prossimo articolo!”. Con il sorriso di chi ormai mi conosce bene e non a caso mi pone di fronte tali stimoli mi risponde: “Lo sapevo!”.
Sto parlando del recente brano di Jovanotti ‘ORA’ che, vi confesso, mi ha emozionato profondamente. Se non avete avuto ancora modo di ascoltarlo vi consiglio di farlo per apprezzare meglio questo articolo.
La canzone inizia così:
“Dicono che è vero che quando si muore poi non ci si vede più …
Dicono che è vero che ogni grande amore naufraga la sera davanti alla tv.. Dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione …
Dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più ora …”
E’ assolutamente vero, nella nostra vita si alternano dolore e gioia, delusione e speranze, vittorie e sconfitte, arrivi e partenze ed è proprio in questi incastri che molti di noi si smarriscono e rischiano di perdere l’entusiasmo di vivere facendosi trascinare passivamente dal vento degli eventi.
E ancora:
“Dicono che è vero che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione…Dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione per non farlo più, per non farlo più, ora…”
Entuasiasmo e frustrazione si alternano nella vita ma sono inevitabili pedine del nostro percorso. Per quanto possa essere difficile vivere l’errore più grande che possiamo compiere è di certo quello di non crederci e arrenderci di fonte alle prove e alle scommesse che la vita ci pone di fronte.
“Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò…
Non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò ora…”
Eh già, montagne non scalate e scommesse mai giocate…Quante volte abbiamo rinunciato a provarci? Quante volte avremmo voluto scommettere su quella persona o su quella situazione e non l’abbiamo fatto? Quante volte abbiamo detto di no a un progetto?
Scegliamo la rinuncia per evitare di metterci in gioco, ma spesso non è una libera scelta bensì è solo la paura che ci fa chiudere le porte. E dopo? Dopo nasce il rimpianto che altro non è che la rabbia per non averci almeno provato. Perché non muoversi in anticipo dunque rischiando di giocare alla vita?
“Dicono che è vero che ogni sognatore diventerà cinico invecchiando…
Dicono che è vero che noi siamo fermi è il panorama che si sta muovendo…
Dicono che è vero che per ogni slancio tornerà una mortificazione…
Dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione…
pernon farlo più, per non farlo più, ora…”
Essenzialmente il brano di Jovanotti ci aiuta a riflettere sull’importanza del vivere nel ‘qui e ora’ mettendoci in gioco senza permettere agli inevitabili eventi negativi della vita di prendere il sopravvento su di noi spegnendo il gusto di vivere.
Vivere il nostro tempo ora, nel momento presente, rappresenta la chiave per una vita attiva, poiché solamente in questo preciso istante possiamo fare qualcosa. Probabilmente potremmo farlo anche domani, ma non possiamo averne la certezza e se continuiamo a ripeterci che agiremo domani non ci attiveremo mai.
Vivere qui e ora è si un principio filosofico, ma molto utile nella vita di tutti i giorni. Possiamo fare moltissime cose nel tempo dell’ora:
– Sfruttare le occasioni che ci presentano
– Essere concentrati su ciò che stiamo facendo
– Ridere e rallegrarci delle cose che ci divertono
– Amare se abbiamo trovato la persona giusta
– Non rifuggire il dolore ma dare spazio a questo sentimento quando dobbiamo separarci da qualcosa o qualcuno
Molti di voi staranno certo pensando: “Belle parole ma in pratica come si fa?”.
Proverò dunque a fornirvi tre pratici suggerimenti:
1.Non abitare nel tempo passato (Avresti dovuto, avresti potuto…): il passato è irrimediabilmente trascorso e non lo possiamo cambiare, ma ancora in molti indugiano ad abitarvi. Nel ‘qui e ora’ possiamo:
– Dire addio ai fantasmi del passato
– Gioire per ciò che nel passato abbiamo fatto e imparato
– Prendere spunto dagli errori senza autoflagellarci bensì portando con noi gli insegnamenti appresi
Se il passato è andato non indugiamo e, per quanto sia naturale guardarci indietro non soffermiamoci: non è l’ieri ma bensì l’oggi che ha bisogno di noi!
2. Non vivere nel tempo futuro (E se domani…): non sbaglia solo chi abita nel tempo del passato ma anche chi si focalizza unicamente sul futuro. Così si sentono parlare i prigionieri del futuro: “Se domani avrò abbastanza soldi sarò felice” “Quando troverò la persona giusta potrò fare questo e quello”, “Solo se domani arriverà quel qualcuno o quella cosa sarò felice”.
Ci si ritrova dunque a non godersi la vita adesso immaginando un tempo futuro che ancora non ci appartiene e ci rapisce dal quotidiano.
Diverso è guardare al futuro nel senso della progettualità per decidere in quale direzione andare: agire nell’oggi in direzione di ciò che per noi è importante significa vivere nel presente con le idee chiare. Porsi degli obiettivi personali è un passo molto importante per stimolarci quotidianamente e impegnarci a realizzare le cose cui teniamo.
3. Vivi nel presente gustando la vita ORA: e dunque a questo punto credo vi sarà chiara l’importanza di vivere e godere della vita ORA.
Già nel I secolo a.C con il suo celebre ‘Carpe diem’ Orazio (XI Ode del primo libro delle Odi) sottolineava l’importanza di vivere in un modo che ci impedisca di dover rimpiangere qualcosa di intentato qualora l’indomani la nostra vita fosse giunta al termine.
E dunque chiudiamo i cerchi del passato, realizziamo i nostri sogni, concludiamo ciò che è rimasto in sospeso, riapriamo quel cassetto impolverato.
Assaporiamo quello che c’è ora e prendiamo coscienza di ogni opportunità che la vita ci offre.
Insomma gustiamo la vita, ora!
Riferimenti bibliografici:
https://creativpower.piuchepuoi.it/14/vivere-qui-e-ora
tiziana says:
Credo che questo post ci appartenga “tutti” ed in modo continuativo … ma mai come ORA lo sento veritiero e stimolante dentro me … sono anni che vivo nella PAURA di affrontare l’ORA … tra i miei sogni più grandi c’è fare mia questa capacità e sentirmi finalmente libera …. Dicono che è vero che ogni sognatore diventerà cinico invecchiando… Dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione…per non farlo più … e per impegnare tutta me stessa per realizzarlo.
Grazie Francesca, come sempre.
Tiziana
Dott.ssa Francesca Saccà says:
Grazie a te Tiziana per la bellissima riflessione che hai voluto condividere.Ti auguro il meglio per la tua vita. Continua con tutta la tua energia a crederci…
Salvio says:
Grazie ancora Dott.ssa Saccà per l’ennesimo utile articolo!
Mi trovo pienamente d’accordo con lei, il passato si chiama così, perché è appunto ‘passato’.
E’ perfettamente inutile arrovellarci il cervello per ciò che non si può cambiare, tanto più perché molte volte associamo il passato a sensazioni sgradevoli se non addirittura dolorose.
Per il futuro, occorre pensarci per ciò che è necessario, se no facciamo lo stesso errore che per il passato!
Per ciò che concerne gli errori, le delusioni, bisogna considerarli delle tappe ‘obbligatorie’ verso l’apprendimento.
Grazie per il suo squisito post!
marina says:
Grazie Dottoressa…è così difficile vivere l’oggi quando l’ieri ti ha bastonato così tanto e continui ad avere paura anche del secondo che ti aspetta!!! Proverò a far tesoro delle sue parole e vediamo se riuscirò a gestire meglio il mio “ORA”!!!
Marina