A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta a Roma
Avevo già affrontato in passato l’argomento della ‘paura di amare’ ma molti di voi mi hanno chiesto di trattare nuovamente questo tema di grande attualità e io ho pensato di offrirvi nuovi spunti di riflessione.
Ho scelto come presentazione di questo tema un estratto dal film di Garry Marshall ‘Paura d’amare’, interpretato da Michelle Pfeiffer e Al Pacino.
La pellicola narra la storia di un cuoco che, dopo aver scontato in carcere diciotto mesi per truffa, s’innamora di una cameriera disillusa dall’amore e dalla vita e la corteggia appassionatamente cercando di vincerne resistenze, paure, diffidenze. Qualcuno di voi di certo lo ricorderà.
Tutto il film si incentra sulla paura di amare, che in ambito clinico indichiamo con il termine ‘Philofobia’.
La Philofobia è la paura di innamorarsi o di essere innamorati.
In alcune persone questa paura può essere talmente forte da presentarsi con un’importante sintomatologia a carattere ansioso (tachicardia, palpitazioni, senso di soffocamento, sudorazione, sensazioni di freddo o di caldo, senso di vertigine o di sbandamento).
Ma quali le cause della paura di amare? Non è facile fornire una risposta esaustiva a questa domanda poiché ogni individuo ha una storia affettiva unica e personale, tuttavia vi propongo alcune frequenti cause:
Soffire di nuovo? No grazie!: profonde delusioni sentimentali vissute spesso impediscano di innamorarsi nuovamente, per il timore di soffrire di nuovo o di vedere la propria fiducia ancora tradita. In questi casi il ‘non amare’ è un meccanismo di difesa per evitare di soffrire.
Paura di cambiare e/o di perdere il controllo: L’amore procura cambiamenti radicali nelle abitudini e nello stile di vita: niente è come prima, per cui se nell’individuo c’è una forte resistenza al cambiamento possiamo aspettarci anche il timore di intrecciare una relazione sentimentale poiché vissuta come un’alterazione, una minaccia a un equilibrio precedentemente raggiunto.
Per quanto concerne l’aspetto del ‘controllo’, alcuni individui hanno il timore di “perdere il controllo di sé” in situazioni emotivamente coinvolgenti, con conseguente timore di non farcela a mostrarsi “forti” e vergogna nel mostrare la propria debolezza interiore.
Paura di sacrificarsi: dobbiamo riflettere su un altro timore diffuso che condiziona l’uomo contemporaneo: la paura di sacrificarsi. Oggi si è sempre meno disposti a contrattare il proprio carattere con qualcuno per crescere e maturare in una coppia. Molto spesso nel caso in cui ci si trovi nella situazione di incontrare qualcuno si cerca di non correre rischi. Il sociologo Zygmunt Bauman parla di ‘relazioni con il tagliando’ (Bauman, 2003, p.31) fatte di controlli, per evitare che l’altro s’innamori troppo e diventi ingombrante.
Esperienze infantili irrisolte e non elaborate: bambini che hanno sperimentato il rifiuto e l’abbandono da parte dei genitori potrebbero essere condizionati, in età adulta, circa le scelte affettive ed evitare pertanto situazioni caratterizzate dal coinvolgimento emotivo per non mettersi nuovamente nella condizione di poter essere “rifiutato”.
Nel momento in cui la persona percepisce la sua insicurezza di fronte alla possibilità di intrecciare un nuovo rapporto non dovrebbe mai fuggire dinanzi a questa paura bensì cercare di comprenderne le ragioni.
Laddove non ce la facesse da sola, la persona che ha “paura d’amare” dovrebbe ricorrere all’aiuto di un esperto insieme al quale capire l’origine dei timori e soprattutto individuare le modalità più funzionali per uscire da questa condizione di “solitudine forzata”.
Ci sono importanti suggerimenti che è possibile seguire quando ci scopriamo affetti dalla paura di amare:
– Non fuggire dinanzi alla possibilità di rivivere una storia d’amore. La fuga o l’evitamento non fanno mai scomparire la paura anzi la rafforzano.
– Sperimentarsi nella nuova storia senza anticiparne i possibili esiti ma viverla per quello che offre quotidianamente.
– Evitare di fare confronti/raffronti con storie sentimentali precedenti: ogni storia, così come ogni persona, è diversa dalle altre; il timore che la sofferenza già sperimentata si possa ripetere può essere destabilizzante e paralizzante e non permette di vedere il positivo che c’è nella nuova avventura.
– Parlare liberamente con il nuovo compagno/a delle proprie paure: nelle relazioni interpersonali la condivisione è sempre un elemento prezioso. Infatti, la possibilità di “aprirsi” dopo tanto tempo con un nuovo lui o lei permette all’individuo di riacquistare la fiducia nell’altro, che, nella maggior parte dei casi, è andata perduta a fronte di delusioni precedenti.
– Quando i timori sono molto forti e magari scaturiscono in una vera e propria psicopatologia cercare di approfondirne le ragioni con l’aiuto di un esperto.
stefania says:
Mi asssocio pienamente, la domanda riguarda anche me.. questi consigli sono preziosi cerchero di sfruttare l occasione ricevuta..grazie:)
Fra says:
Io sono stato lasciato da un mese e non me l’aspettavo, ci amavamo , uscivamo spesso con gli amici ma anche da soli. Ci dicevano che eravamo la coppia perfetta! Da un giorno all’altro lei è scomparsa. Senza darmi spiegazioni e senza fare niente. Ha preso le sue cose, una ad una , le ha messe in valigia ed è uscita per non ritornare mai più. Adesso io come potrei credere ancora in una donna e dare la mia fiducia a qualcuno?
Giuseppe says:
Ma perchè avere paura di amare quando è tanto bello? E soprattutto non è mai frustrante?Perchè non ci concentriamo sulla voglia di amare?
Grazie per il blog
luca says:
Salve dottoressa,
io ho un problema immenso.Vivevo fino a pochi giorni fa una relazione con una ragazza che amo da norire ma che oggi che non ce l’ho più;quando si era insieme dopo che avevo capito che avevo il coltello dalla parte del manico nella relazone tutti i miei sentimenti si bloccavano all’altezza dello stomaco,un peso insopportabile che mi porta e mi ha portato per una decina di relazioni ad allontanarmi dal partner.Ma ecco che allontanatomi,due tre giorni al massimo tutto l’amore torna a galla,sono l’uomo più innamorato del mondo e farei cose impensabili per tornare con lei;quando la cosa avviene ecco che il meccanismo si rimette in moto:peso allo stomaco e voglia di evadere.Ora lei non ne vuole più sapere perchè per l’ennesima volta è successo questo maledetto meccanismo.La prego se può di potermi aiutare,mi renderebbe l’uomo più felice al mondo.
chiara says:
Ho trascorso una settimana di vacanza con un uomo. Ci siamo conosciuti in chat. Ci siamo frequentati abbastanza prima di prendere la decisione di andare in vacanza insieme. Durante il periodo le sue attenzioni nei miei confronti sono state nulle, tranne quelle di avere anche 2 o 3 rapporti sessuali al giorno cui mi sottoponevo per paura che un rifiuto lo portasse alla violenza: non si sa mai! So solo che ho finto orgasmi perché la sua violenza ed esigenze da soddisfare erano tremende. sono tornata ieri. Ho fatto di tutto per non litigare sempre con il timore che lui mi piacchiasse, non lo ha mai fatto ma poteva succedere. Era un maiale sia nel mangiare sia nel sesso. non so come lasciarlo, ha preteso sesso non protetto. vorrei dei consigli per poter andarmene da quest’uomo che non sa dialogare se non con il proprio attributo maschile. A casa con sua madre e i suoi fratelli è gentile, premuroso. Siamo andati fuori a cena 2 volte, ma notavo in lui una grande indifferenza. Mi sembra di essere stata prosciugata fisicamente e moralmente. Se quelcuno mi vuole aiutare vi prego fatelo.
walter says:
la mia esperienza personale nel fatto di non voler amare,riguarda piu la persona con cui sto. Mi è capitato di frequentare una donna con bimbi ed e molto diverso da frequentare una donna sola. Il segno che mi ha lasciato quella esperienza e stata devastante perche ad un certo punto sia il lavoro che lei si sono allontanati. E stata dura uscirne e rimettermi con un’altra persona persona mi fa paura non tanto per me quanto per lei. Sono un leone e come carattere mi affeziono tanto alle persone e in un rapporto ancora di piu, quindi per me è un disastro, per questo vado molto cauto e non cerco ancora nessuno. Non voglio che gli altri soffrano come è capitato a mè.
laura says:
Salve dottoressa, mi chiamo Laura 29 anni, ho paura d’amare, ormai ci sono abituata non sono per niente disperata di questa cosa, ho sviluppato un atteggiamento sprezzante, cinico e ormai sono un cold case…
e niente ci tenevo a dire questa cosa, comunque non ero così ci sono diventata con il tempo..a seguito di esperienze negative e non è colpa di nessuno, sto anche bene così perlomeno non mi cascano più i capelli e mangio regolarmente.