Coraggio di vivere: istruzioni per l’uso

 A cura della Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa e psicoterapeuta a Roma

 

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“A volte il coraggio è la voce calma, che alla fine della giornata dice: ‘Proverò di nuovo domani’ ” Mary Anne Radmacher

 

Molti di noi vorrebbero condurre la vita che hanno sognato, ma pochi possono affermare di essere riusciti a realizzare i loro desideri. Molto spesso l’ostacolo che ci si pone davanti si chiama paura. Paura di rischiare, di sbagliare, di essere giudicati, di non compiere la giusta scelta.

Senza saperlo ci intrappoliamo così da soli in un circolo vizioso di pensieri disfunzionali che  rendono incapaci di agire e mettere in atto i nostri sogni o progetti.

I pensieri negativi interferiscono con la capacità di pensare in modo sano e produttivo.

Pensiamo ad uno studente nervoso la notte prima degli esami: anche se è preparato e sa di aver studiato, la paura di non farcela può bloccare i suoi pensieri al punto tale da non riuscire ad affrontare l’esame. Nella sua mente si ripeterà continuamente la frase “Non lo passerò mai”, l’emozione conseguente sarà l’ansia che rafforzerà la sua convinzione di non farcela.

Diversamente lo studente che penserà “Ho fatto tutto ciò che potevo, ce la posso fare” entrerà nell’aula con maggior sicurezza e migliore predisposizione.

E’ assolutamente normale essere tormentati da pensieri negativi, paure e dubbi. Siamo esseri umani anche se troppo spesso lo dimentichiamo. Dobbiamo però renderci conto che tutto ciò ostacola il percorso verso la realizzazione dei nostri obiettivi.

Il continuo rimurginio mentale che spesso affligge la nostra mente non è assolutamente produttivo ed è nemico della concentrazione e della sicurezza in noi stessi.

 “Posso impegnarmi a cambiare le cose che posso cambiare e accettare quelle che non posso cambiare”, questo è un buon esempio di pensiero “sano”.

Le eccessive preoccupazioni per problemi reali o eventuali rischiano di “inquinarci” e dominare totalmente i nostri pensieri al punto tale che non riusciamo più ad individuare gli elementi positivi che ci si presentano dinanzi.

Sono molte le persone che vivono con la costante sensazione che, indipendentemente da ciò che faranno, continueranno a fallire e dunque non ha senso andare avanti nel perseguimento dei propri scopi. Queste persone si adattano alle circostanze e decidono di mettersi in un angolo, evitando di mettersi in gioco all’insegna del “ Ma chi me lo fa fare?”.

Ma ciò comporta il recintarsi in un confine di apparente sicurezza da non oltrepassare pena la possibilità di sbagliare o fallire.

Tutti noi abbiamo bisogno di certezze. Molti affidano la loro sicurezza ai beni materiali come  la casa di proprietà, la macchina di prestigio, il lavoro fisso senza ricordare che la rete più importante cui aggrapparsi è la sicurezza di sè.

E’ dunque fondamentale investire sulla nostra sicurezza interiore: ciò implica da un lato  controllare e gestire i pensieri negativi che ci tormentano ma allo stesso tempo, imparare a correre dei rischi. Spesso dobbiamo anche avere il coraggio di  ammettere a noi stessi di aver sbagliato e dunque correggere la mira.

La vita è ricca di imprevisti, possiamo cadere quando meno ce lo aspettiamo ma allo stesso tempo possiamo rialzarci. La differenza sta proprio in questo: tutti cadiamo ma c’è chi rimane in terra continuando a lamentarsi che si è fatto male e a pensare perché la sorte lo ha fatto cadere e c’è chi si rialza, magari ammaccato, ma non getta la spugna.

E’ indiscutibile che ci vuole una grande forza nel prendere in mano le redini della propria vita e assumersi la responsabilità di correre dei rischi. 

 

Quante volte abbiamo sentito la frase ”Ci vuole coraggio!” e abbiamo pensato al coraggio come a una caratteristica che o c’è o non c’è. La buona notizia è che possiamo anche imparare ad avere coraggio. Sono rimasta molto colpita dall’aforisma che vi ho riportato all’inizio dell’articolo “A volte il coraggio è la voce calma, che alla fine della giornata dice: Proverò di nuovo domani” di Mary Anne Radmacher. E’ proprio così, avere coraggio significa non mollare e riprovare anche se le cose sembra che non vadano per il loro verso. E dunque il coraggio di vivere parte e dipende da noi. Chi sceglie di vivere rimandando a domani o aspettando che siano le circostanze esterne a cambiare le cose faticherà molto nella propria autorealizzazione.

Autodisciplina  e autostima sono gli elementi fondamentali per raggiungere i nostri obiettivi, piccoli o grandi che siano, senza arenarci nell’angolo.

“Uscire dall’angolo” vuol dire:

 – Imparare dagli errori che sono stati compiuti e modificare la rotta

– Imparare a difendersi da chi ci aggredisce ed esprimere i nostri desideri senza aver paura del giudizio altrui

– Essere flessibili e concedersi sempre un’altra possibilità

– Avere il coraggio di rischiare e mettersi in gioco

– Filtrare i pensieri negativi e disfunzionali che inquinano la mente e non ci rendono produttivi  sperimentando sempre nuove possibilità  e vie di “uscita”

 

Sicuramente la strada  per la realizzazione non è facile e ci vuole una grande forza per percorrerla, ma non dimentichiamo mai che il nostro atteggiamento nei confronti della vita è determinante nella nostra riuscita. Ricordiamo sempre a noi stessi che la vita è ciò che ne facciamo…

 

 

Riferimenti bibliografici:

“Brain Power. Pensare meglio per vivere meglio”. Selezione Reader’s Digest, 2002

 

 

 

 

 

3 thoughts on “Coraggio di vivere: istruzioni per l’uso”

  • E’ proprio vero Dottoressa Saccà! Per poter determinare il progresso in quanto al raggiungimento dei propri obiettivi occorre coraggio e la capacità di perseverare!

    Per poter cambiare occorre innanzitutto porsi delle mete e poi, come ha spiegato bene nel suo articolo, uscire dalla nostra zona di ‘comfort’ (solo apparente!) ed assumerci la responsabilità delle nostre azioni.

    Se si hanno obiettivi automaticamente arriveranno anche le frustrazioni derivanti dagli ostacoli. Il segreto per riuscire a superarli, come dice anche Anthony Robbins, consiste nella gestione delle frustrazioni e lei ne ha citato i modi per poterlo fare. Grazie di questo post positivo ed incoraggiante!

  • giorgia mascia says:

    La Libertà ,ecco cosa temiamo. La libertà inizialmente ci isola..ma accompagnata da costanza e rispetto per se e per gli altri è l ‘unica arma che ci aiuta a lottare e a decidere veramente il meglio per noi.
    I Condizionamenti sono ciò che uccidono la nostra libertà.

  • Stò imparando pian piano cosa significa avere “coraggio” … piano piano vedo le conseguenze dell’uscire “dall’angolo” e vedere come tutto può trasformarsi ed aprirci nuove porte che altrimenti sarebbero rimaste chiuse, magari col rimpianto di non averle MAI aperte …. GRAZIE PER QUESTO BELLISSIMO POST!!!!!
    Tiziana

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