4 thoughts on ““Film mentali? No, grazie!”. Come imparare a pensare in modo sano: prima lezione”

  • Come sempre riporta informazioni utili nei suoi post.
    Prima della cura anche io avevo diverse distorsioni cognitive, non le cito per lasciare la curiosità ai lettori per i prossimi post che farà su tale argomento.

    Devo dire che è stata dura abbandonare modi di pensare ormai radicati da anni, un po’ ci si affeziona ai propri pensieri (anche a quelli disfunzionali, purtroppo) perché con l’abitudine diventano ‘familiari’.

    La sfida è proprio questa: cercare nuovi pensieri, funzionali, che servano davvero per la nostra salute mentale.

    Grazie per questo post Dottoressa Saccà!

  • anna maria says:

    Il nostro modo di pensare deriva dalle nostre esperienze…purtroppo spesso, se si viene ripetutamente ingannati o presi in giro, si perdono l’ottimismo, la fiducia nel prossimo e di conseguenza anche i pensieri positivi. Questo genera un circolo vizioso per cui l’ottimismo e la positività nei confronti di fatti, eventi e persone si sostituiscono con il “pensare male”, in cui l’ esperienza spesso ha portato a ritrovarsi e non ci si liberara più dai pregiudizi, dagli stereoptipi e dalle proiezioni. Piuttosto, perchè le persone non imparano ad essere oneste con se stessi e con gli altri? I danni che compiono nei confronti di chi è fiducioso e pronto a dare sempre nuove possibilità al prossimo sono notevoli e spesso irreversibili. Perchè chiedere, a volte, non basta…

  • giorgia mascia says:

    Dare troppo peso al condizionamento esterno riguardo il nostro stato d’animo è privarsi di una libertà che responsabilmente ci porta alla serenità.
    Difficile dire; io sono libero di decidere per me e tu non mi condizioni. Molto più facile piangersi addosso.
    Però se si prova e si riesce a farlo , si migliora di giorno in giorno.
    Dovremo investire di più sul nostro benessere anche quello psicologico, semplicemente non siamo abituati a farlo.
    Grazie Dottoressa lei con questo blog ce ne dà la possibilità.

  • Il nostro obiettivo deve essere quello di imparare a pensare in modo sano e riconoscere e fronteggiare i condizionamenti esterni per poter raggiungere la serenità interiore. E’ ovvio che questo comporta un grande impegno da parte nostra. Spesso è molto più facile lamentarci.
    Ringrazio tutti voi che avete il desiderio di riflettere su questi importanti temi e nutrite la voglia di migliorarvi.

    Un caro saluto a tutti
    Dott.ssa Saccà

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